Trapianti d’organo in Puglia, è l’anno dei record. Toccata quota ‘100’

Anno record in Puglia per i trapianti di organo. È stato eseguito l’altro giorno, presso il Policlinico di Bari il trapianto ‘numero 100’ del 2019: 71 trapianti di rene, 23 di fegato e 6 di cuore. È il numero più alto di trapianti eseguito negli ultimi 15 anni.  A questo si aggiunge inoltre, un altro risultato: il numero più alto di trapianti di rene da vivente (20 trapianti) dal 1992, anno di apertura del Centro Regionale Trapianti Puglia. “Con i 100 del 2019 – ha detto il Coordinatore Regionale Trapianti, professor Loreto Gesualdo – sono stati eseguiti più di 2000 trapianti dal 1992 ad oggi. L’aumento del numero dei trapianti da vivente ha permesso di ridurre il numero delle opposizioni dal 52% del 2018 al 43% del 2019. Ma ciò non basta. Dobbiamo avvicinarci alle opposizioni registrate al Nord: In media 30%. Significherebbe portare il numero dei trapianti da 100 a 150″. 

“Aver superato i 2000 trapianti – ha evidenziato il direttore del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – deve far capire alla popolazione pugliese che la Sanità di questa regione funziona e che è in grado di dare risposte alle persone in attesa di trapianto. Il trapianto è infatti considerata la più complessa procedura della medicina e dunque una prova di efficienza della Sanità commenta”. Eppure, per Gesualdo si può e si deve fare di più: “Dobbiamo sviluppare nel centro sud Italia una maggiore sensibilizzazione alla cultura della donazione. Dobbiamo abbattere il muro delle opposizioni decisamente più alte paragonate al Nord Italia e prepararci ad una richiesta sempre più alta di trapianto per l’elevata prevalenza di malattie croniche del rene e del fegato nella popolazione generale. Il dono consapevole è un atto etico e civile nonché di grande amore verso chi soffre”.