“Un collettivo di artisti (che ringrazio!) ha realizzato questo video. Una narrazione del 10 gennaio 2020 che rende giustizia a coloro che sono scesi in un freddo primo pomeriggio invernale ed hanno camminato nelle vie di Foggia perché hanno sentito giusto farlo. A me, vederci in tanti, insieme, ha fatto bene, mi ha emozionata profondamente. Dal palco, guardando arrivare la testa del corteo ho pianto di gioia e ho dimenticato tutte le parole che avevo in mente di dire. Davvero! Ma io conto poco. Tra le cose importanti accadute, c’è che in tutta Italia, ed oltre, ci hanno visti, registrando una reazione forte, un no deciso di tantissimi. In tanti è più facile chiedere la risoluzione dei gravi problemi che ci affliggono”. E’ cos’ che Daniela Marcone, vice-presidente nazionale di Libera e figlia di Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia ucciso il 31 marzo 1995 per essersi ribellato alla mafia, posta su facebook il video pubblicato da Foggia Città Aperta che racconta per immagini quanto avvenuto lo scorso 10 gennaio in occasione di ‘Foggia Libera Foggia’, la mobilitazione promossa da Libera nel capoluogo dauno per rispondere alla violenza criminale che ha contraddistinto l’inizio del 2020.
Il video realizzato non ha fini di lucro, non ha firme, ha solo un messaggio: “Siamo un collettivo di artisti foggiani che amano la propria città. Non ci interessa – spiegano – firmare il video”. Il loro impegno, anche in futuro, sarà quello di promuovere video e realizzare contenuti ‘sociali’ sulla città senza fini di lucro. “Se guardiamo bene, nessuno ha la bacchetta magica fra le mani – prosegue Daniela Marcone commentando le immagini – . Una grande mobilitazione non è un miracolo ma può essere a buon diritto considerata una tappa importante di una comunità che sceglie e si mostra, che si schiera dall’altro lato della barricata.
Una giornata da ricordare e da cui ripartire. Noi ci crediamo”.