Nel 2018 più di 70 milioni di persone sono state costrette a fuggire dal proprio Paese, con un aumento di 2,3 milioni rispetto all’anno prima, di cui oltre la metà sono minori (53%). Si stima che 138.600 siano bambini soli, senza genitori e tra di loro molte sono le ragazze, che rappresentano un gruppo particolarmente vulnerabile tra i rifugiati. Le ragazze migranti sono più esposte a violenza e sfruttamento, come abusi sessuali e matrimoni precoci, e devono affrontare sfide e pericoli durante il loro viaggio. Nella maggior parte dei casi, sono costrette anche a smettere di andare a scuola. Settantacinque anni fa Pippi Calzelunghe arrivò da sola in una nuova città: oggi, milioni di ragazze sono costrette a lasciare le loro case e a trasferirsi in nuovi Paesi. Le ragazze in viaggio devono raccogliere tutta la loro forza, coraggio e speranza per affrontare le sfide di questo percorso e trovare la strada per un futuro più luminoso. Sono le “Pippi di oggi”.
Per questo, in occasione del 75° anniversario del primo libro pubblicato su Pippi Calzelunghe, la Astrid Lindgren Company e Save the Children lanciano la campagna globale “Pippi di oggi”, volta a sensibilizzare il pubblico e a sostenere il lavoro che l’Organizzazione internazionale, che da oltre cento anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, svolge per supportare le ragazze in fuga da guerra e povertà. Per sensibilizzare il pubblico sulle storie delle “Pippi di oggi”, Save the Children ha raccolto le testimonianze di alcune ragazze che hanno fatto dei percorsi migratori, in cui condividono le loro esperienze, le sfide che affrontano ogni giorno e il futuro che sognano. Ragazze come Claudia, una dodicenne che, come milioni di persone ha lasciato il Venezuela per andare in Colombia, dove lei e la sorellina sono state separate dalla madre, perché non riuscivano a trovare un posto per tutta la famiglia. «In Venezuela eravamo sempre insieme. Ma qui sto solo con Mariana, perché mia mamma vive per strada al mercato. Il denaro serve per comprare cibo per la mia sorellina».
«In un mondo dove crescono nazionalismo e xenofobia, vogliamo sottolineare la nostra responsabilità condivisa affinché tutti i bambini possano dimostrare la propria forza e potenzialità. Con l’aiuto di Pippi, vogliamo supportare le ragazze che ne hanno più bisogno, dando loro voce. Le attività di Save the Children mirano a sostenerle, mentre Pippi può essere un modello ispiratore che dia loro forza e speranza» dice Olle Nyman, Direttore Generale di Astrid Lindgren Company e nipote dell’autrice del celebre romanzo. «Con i fondi raccolti – aggiunge Inger Ashing, Direttore Generale di Save the Children International – saremo in grado di aiutare a colmare queste lacune e a espandere il nostro lavoro, in modo da garantire a ogni ragazza sopravvivenza, istruzione e protezione».