“Il Piccolo Principe è morto”, l’illusione di trovare nell’eroina le carezze mai ricevute. Un romanzo per riflettere sul tema della droga

«Libro empatico, che trasmette emozioni e scava nell’intimo. Libro disperante, che lucidamente ci mette di fronte ad una realtà che credevamo superata, invece ancora attuale nella nostra società». E’ stato Marco Missiroli, vincitore del Premio Strega Giovani 2019, a leggere la motivazione con cui la giuria del premio letterario “Santucce Storm Festival” organizzato dalla Città di Castiglion Fiorentino ha assegnato il primo premio all’autore Riccardo Lestini per il romanzo “Il Piccolo Principe è morto” pubblicato dalla casa editrice foggiana edizioni fogliodivia, nata dall’esperienza del giornale di strada “Foglio di Via”.

Quelle di Riccardo Lestini sono pagine crude, amare, potenti, che raccontano di quanto sia labile il confine tra la caduta e la resurrezione, e di quanto infinito coraggio ognuno di noi debba equipaggiarsi per non crollare, per trovare un proprio posto nel mondo, per non lasciarsi inghiottire nel vortice dell’illusione e del delirio promesso dal morso della droga. Perché il romanzo parla di un Piccolo Principe degli anni ’80 che deve fare i conti con le difficoltà di diventare adulti, con una vita grigia e monotona, fatta di pochi amici, un padre assente, una madre depressa e nessun progetto per il futuro. E così, pagina dopo pagina la vita di questo diciottenne abulico e taciturno, di questo ragazzo che non avrebbe mai scambiato un serpente che mangia un elefante con un cappello, si trasforma. Si alza, si abbassa, precipita, si abbatte contro di lui. E lui è costretto a fare i conti con la sua fragilità. Una fragilità che fa paura, che lo scaraventa in un mondo buio, spietato, violento, dove Piccolo Principe si illude di trovare nell’eroina tutte le carezze mai ricevute e le risposte che cercava per tenere distante il dolore.

«La letteratura e la lettura devono essere un motivo di incontro, in questo mondo così virtuale, sempre più tragicamente virtuale, la letteratura deve tornare a far guardare negli occhi le persone ed a discutere di vita reale» queste le parole di un emozionato ed emozionate Riccardo Lestini subito dopo la proclamazione che ha visto trionfare una storia che parla di emarginazione, di sconfitta, di solitudine, riportando con forza al centro del dibattito il tema della droga, dell’eroina, della necessità di attivare politiche di contrasto verso questo fenomeno di cui si parla poco ma che è ancora terribilmente presente nelle nostre comunità.