Scuole Senza Frontiere, in classe si diventa web reporter raccontando crisi dimenticate e azioni umanitarie

Umani si nasce, umanitari si diventa. Anche a partire dai banchi di scuola, per esempio, partecipando alla seconda edizione del concorso nazionale Web reporter per Medici Senza Frontiere, rivolto a tutte le scuole secondarie di I e II grado. Un progetto pensato per far conoscere alle nuove generazioni l’azione medico-umanitaria in Paesi colpiti da conflitti, epidemie, disastri naturali o migrazioni forzate, stimolando il valore della testimonianza, che insieme a curare e salvare vite, fa parte del DNA dell’organizzazione. La partecipazione è gratuita e possono iscriversi anche più classi per uno stesso istituto. Basta pubblicare i propri articoli sul sito www.scuolesenzafrontiere.it entro il 31 marzo, per una delle 5 categorie in concorso: crisi dimenticate, azione umanitaria, voci migranti, fake news e articoli in lingua straniera. Sempre sul sito, studenti e docenti possono scaricare materiali utili per conoscere e raccontare le principali crisi umanitarie in corso oggi nel mondo, dove i nostri operatori sono ogni giorno in prima linea per portare cure e testimonianza.

Si comincia con la scrittura da parte degli studenti, da soli o a più mani, di un vero e proprio articolo giornalistico da pubblicare sul sito del progetto. Ad aprile una giuria composta da giornalisti di Repubblica@Scuola, Internazionale, Limes, Radio 24 – media partner dell’iniziativa – di esponenti della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Ong 2.0, Dataninja school e altri esperti di educazione e comunicazione, fra cui membri dello staff di MSF, selezionerà i migliori articoli per le cinque categorie in concorso. A maggio 2020, ci sarà infine la premiazione dei vincitori, a Roma presso la sede nazionale di MSF a Milano presso Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, con il coinvolgimento di operatori umanitari e rappresentanti dell’organizzazione.

«Dopo il successo dello scorso anno, siamo ancora più convinti dell’importanza di lavorare con le scuole. Avvicinare le nuove generazioni ai principi base dell’azione umanitaria è un’opportunità concreta per ampliare conoscenze e orizzonti, e l’entusiasmo con cui l’iniziativa è stata accolta, dai ragazzi e dai docenti in tutta Italia, è la migliore conferma di quanto questo confronto sia prezioso» ha detto Gabriele Eminente Direttore generale MSF.