Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentadue onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità, per le attività in favore della coesione sociale, dell’integrazione, della ricerca e della tutela dell’ambiente. Il Capo di Stato ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni «casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani» come ha comunicato il Quirinale.
Tra questi, il 90enne Dino Impagliazzo, anche noto come “lo chef dei poveri”, che da più di dieci anni a Roma sfama oltre 300 senzatetto al giorno che vivono in strada. L’anziano volontario, nei giorni scorsi, è stato insignito dell’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Dino Impagliazzo, grazie a donazioni di prodotti alimentari in eccedenza o in prossimità di scadenza da parte di commercianti e supermercati, prepara da mangiare e serve più di 300 pasti al giorno a senza dimora che vivono tra le stazioni di Roma Tuscolana, Ostiense e nel colonnato di San Pietro. «Sono molto emozionato e contento di questo riconoscimento, che non rende solo me commendatore, ma tutti i miei collaboratori volontari. Sono lieto del riconoscimento del Presidente per il suo interesse verso il disagio sociale e la povertà da combattere nel Paese» ha detto Dino Impagliazzo.
La storia di Dino ci insegna e ricorda che non c’è un limite di età per fare volontariato, per mettersi al servizio degli altri, delle nostre comunità, ciascuno nell’area di intervento che sente più vicina alla sua sensibilità e formazione. Una storia ed un riconoscimento importante, quello consegnato dal presidente Mattarella, che parlano di volontariato, che pongono l’attenzione sul mondo dei senza dimora, che ribadiscono la necessità di contrastare gli sprechi alimentari. E che ci spingono – come direbbe il fondatore degli scout Baden Powell . a lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato. La sfida più complessa.