Uno degli ospiti ha un piede piuttosto importante, visto che calza 48 cm. Un dato che la dice lunga su quanto sia stato difficile per lui trovare una scarpa adatta in questi anni di vita di strada. Ma tra qualche giorno potrà finalmente camminare con delle calzature comode, confortevoli, su misura. Merito di quanti hanno contributo in questi due mesi a portare avanti il progetto della “Scarpa sospesa”, che ha permesso di raccogliere più di 1000 euro di donazioni. E ieri sera, De Pascale Calzature – insieme ad alcuni volontari dei Fratelli della Stazione – si è recato nel dormitorio che l’associazione gestisce nei locali della parrocchia di Sant’Alfonso de’ Liguori per procedere al rito tanto atteso: con il “misuratore per scarpe” ha rilevato i numeri dei piedi a tutti gli ospiti della struttura, che avranno così delle scarpe completamente nuove e perfettamente calzanti.
Quella che ha animato i locali del dormitorio, dunque, è stata una serata mista di sentimenti. Da una parte incredulità, timore, scetticismo; dall’altra, felicità, imbarazzo e voglia di avere qualcosa di nuovo fatto appositamente per loro. Un momento di arricchimento per tutti, davvero. La possibilità di poter donare delle scarpe nuove a chi – per i motivi più diversi – vive in strada, tra la polvere e fatica a ritagliarsi momenti di normalità e di dignità. Si potranno acquistare anche scarpe per chi ha esigenze o problemi di deambulazione particolari.
Il sogno dell’associazione e di Alessandro Tricarico, che grazie a Spazio Baol ha realizzato l’installazione di Closcià sulla parete del Cinema Cicolella in via Montegrappa, era quella di donare più scarpe possibili ai senza dimora, ai poveri, a chi non ha la possibilità economica di acquistare un paio di calzature ad un prezzo modico. Perché una scarpa comoda, nuova, che calza alla perfezione, può rappresentare una sorta di metafora per la loro ripresa, il loro cammino verso l’inclusione sociale e lavorativa che punta ad uscire dall’invisibilità. A breve ci sarà anche la consegna. E sarà un nuovo momento di gioia e di condivisione. E di profonda commozione.
E.M.