Il ritmo dei passi degli scout che oggi celebrano San Giorgio e rinnovano la Promessa: per aiutare gli altri in ogni circostanza

«Ogni anno il 23 aprile festeggiamo San Giorgio, patrono degli scout e delle guide, e rinnoviamo insieme la nostra Promessa. Lo facciamo sempre con momenti e cerimonie organizzate in tutta Italia, nelle nostre comunità, con la gioia di riunirci e guardarci negli occhi mentre pronunciamo quelle parole che sappiamo a memoria, perché sono l’essenza del nostro essere guide e scout. Quest’anno non è possibile incontrarci fisicamente, ma vogliamo comunque vivere il rinnovo della Promessa con tutti voi, attraverso la rete e i social network». Inizia così il messaggio che l’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Itaiani) scrive a tutti i suoi iscritti in occasione del 23 aprile, giorno in cui si festeggia San Giorgio, patrono degli scout e delle guide. Un’occasione in cui si rinnova la Promessa, in cui si riassaporano queste parole: «Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la legge scout».

San Giorgio è famoso per l’episodio in cui libera la Principessa dal dragone.  Soprattutto nel Medioevo la sua lotta contro il drago diventa il prototipo della lotta del bene contro il male e per questo il mondo della cavalleria vi vede incarnati i suoi ideali. Badel Powell, fondatore del movimento scout, lo propone come il modello a cui dovrebbe ispirarsi ogni scout o guida, anche di fedi diverse dalla cristiana. In particolare, intende incitare ogni scout e guida ad impegnarsi, con cuore saldo e gioiosa fiducia, come ha fatto San Giorgio, ad aiutare gli altri, a mettersi a loro disposizione, a servizio dei poveri e degli indifesi. Ecco allora perché San Giorgio é un modello per ogni scout e guida, che nella Promessa si impegnano a vivere la propria vita a servizio di Dio e dei fratelli, attraverso buone azioni ed il servizio ad aiutare quanti sono in difficoltà.

Chi ha scandito il ritmo dei passi nel mondo degli scout sa bene l’importanza della Promessa, dell’impegno, della Legge, del servizio verso gli altri, di tutti i passaggi della vita associativa – lupetti/e, esploratori e guide, novizi/e, rover e scolte, comunità capi – che accompagnano a lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato. E chissà se è un caso che proprio ieri Sergio Mattarella, presidente della Repubblica Italiana, tra i 25 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali, abbia inserito anche la piccola Maria Gabriella Lucarini, 11 anni, residente a Camerino (Macerata), uno dei centri più colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016. Tra le motivazioni l’attaccamento dimostrato alla sua città di cui è diventata, dopo il terremoto, testimone della volontà di ricostruzione. E la piccola Maria Gabriella fa parte del gruppo scout di Camerino: «Devo anche a questo mio impegno il grande amore che mi lega a Camerino».  

Per questo, nella giornata di oggi l’Agesci «alle ragazze e ai ragazzi, alle capo e ai capi chiediamo di condividere una frase, per ribadire e attualizzare il significato della loro Promessa, magari accompagnata da una foto o da un breve video, in uniforme, per dare visibilità a questa testimonianza. Pubblicate questi contributi sulle vostre pagine e sui profili personali di Facebook, Twitter o Instagram, usando sempre l’hashtag #lamiaPromessa per unire idealmente il nostro impegno e per poter essere rilanciati sulle pagine social associative delle riviste e sui profili del livello nazionale».
Buona caccia e buona strada a tutte e a tutti.
#distantimauniti #lamiaPromessa
e.m.