Piccoli prestiti senza interessi a famiglie e imprese indebitate a causa del Covid-19, la Fondazione Antiusura Buon Samaritano contro strozzini ed usurai

«La pandemia in corso ed il conseguente periodo di lockdown stanno offrendo alla criminalità l’occasione per riciclare i cospicui profitti illeciti di cui dispone e di insinuarsi nel circuito dell’economia legale: così l’ombra dell’usura si allunga minacciosa sull’emergenza epidemiologica da Covid-19, come ha ricordato Papa Francesco in una recente omelia a Santa Marta». È quanto dichiarano dalla Fondazione Antiusura Buon Samaritano di Foggia che in una nota stampa aggiunge: «Ad essere esposte non sono solo le classi sociali più deboli e le famiglie, ma anche le imprese ed i commercianti, che saranno tentati dal canto delle sirene di coloro che fingeranno di voler offrire aiuto e sostegno, con l’intento invece di rilevare attività in crisi. Niente di moralmente più grave che speculare sulla disperazione della gente».

Il pericolo, dunque, è che «la criminalità, in presenza di un forte disagio sociale e potendo sfruttare il radicamento sul territorio, in questi frangenti punta ad acquisire un “consenso sociale”, offrendo anche beni di prima necessità a chi ne ha bisogno, proponendosi di fatto come alternativa allo Stato, fingendo di offrire aiuti per poi richiederne la restituzione con i ben noti interessi». Anche per questo, lo Stato ha dotato la Fondazione Buon Samaritano di cospicue risorse finanziarie per garantire prestiti erogati dalle banche, «mentre la Regione Puglia – aggiunge – ci ha appena accreditato la somma di 150mila euro, finalizzata alla concessione di piccoli prestiti senza interessi, a favore di famiglie sovraindebitate e a rischio usura a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’obiettivo della Fondazione in questo delicato momento è di costituire un’ancora di salvezza, una speranza per le tante famiglie lacerate dal dramma coronavirus, di sottrarle dai tentacoli della criminalità e di proteggerle dal rischio usura. La concessione di detti prestiti è disciplinata dalla legge 108/96 e dal dm 176/2014».

Dal 1995 la Fondazione Buon Samaritano si occupa di contrastare e prevenire i casi di usura, di promuovere la cultura della legalità e di sostenere quanti rischiano di finire nelle mani degli strozzini. In pratica, si occupa di ascoltare le richieste di persone e famiglie vittime dell’usura o che versano in condizioni di indebitamento e quindi a rischio d’usura; offrire consulenza legale e finanziaria; fornire, alle banche convenzionate, le garanzie necessarie per poter accedere a condizioni favorevoli al credito ordinario, che altrimenti verrebbe negato. Inoltre, la Fondazione si costituisce come parte civile nei procedimenti penali contro la malavita che anima il business, nero, dell’usura: era il 2006, e da allora, nonostante le intimidazioni, ha contribuito a far celebrare 20 processi, dei quali 8 si sono trasformati in condanne.