2 giugno, Festa della Repubblica. Un’altra difesa è possibile: non armata e nonviolenta

Un’altra difesa è possibile. Una difesa non armata e nonviolenta il cui obiettivo è difendere la Costituzione italiana, affermando i diritti civili e sociali in essa enunciati, la Repubblica e l’indipendenza e la libertà delle istituzioni democratiche del Paese. Il 2 giugno è la Festa della Repubblica italiana. Un’occasione per ricordare la sua nascita, avvenuta con il referendum istituzionale del giugno del 1946, e di conseguenza la nascita della Costituzione che all’articolo 11  ricorda che l’Italia è un Paese che ripudia la guerra. Ma in tutti questi anni l’Italia, in più di una circostanza, è stata coinvolta in atti bellici poco chiari che nulla hanno a che vedere con l’articolo 11 della nostra Carta. Per non parlare del ruolo che il Bel Paese ha nella produzione e vendita di armi nel mondo. Per questo, le sei Reti promotrici (Forum Nazionale del Servizio Civile, CNESC, retedellapace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci, Interventi Civili di Pace) hanno organizzato un momento pubblico di rilancio della Campagna Un’altra Difesa è possibile. Una mobilitazione sostenuta dalla società civile italiana che lavora per la pace, i diritti, il disarmo, il Servizio Civile nata a Verona durante “Arena di Pace e Disarmo” del 2014 per chiedere l’istituzione di un Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta.

«Con il cambio di legislatura e con la nuova situazione politica e i cambi di Governo le Reti promotrici di “Un’altra difesa è possibile” hanno deciso di compiere insieme un nuovo passo per continuare a chiedere la creazione di un “luogo istituzionale” in cui poter esercitare concretamente il diritto-dovere di difesa della Patria con modalità non armate e nonviolente – fanno sapere – . A tale scopo è stata inviata una Petizione al Parlamento (prevista dall’articolo 50 della Costituzione) segnalando l’opportunità e la necessità di legiferare in tal senso».

Da oggi dunque è possibile sostenere questa richiesta, in cui si precisano anche gli scopi del “Dipartimento della difesa civile, non armata e nonviolenta”. Tra questi: svolgere attività di ricerca per la pace, il disarmo, per la graduale differenziazione produttiva e la conversione a fini civili delle industrie nel settore della difesa e la giusta e duratura risoluzione dei conflitti, e predisporre studi finalizzati alla graduale sostituzione della difesa armata con quella civile nonviolenta, provvedere alla formazione del personale appartenente alle sue strutture; favorire la prevenzione dei conflitti armati, la riconciliazione, la mediazione, la promozione dei diritti umani, la solidarietà internazionale, l’educazione alla pace nel mondo, il dialogo inter-religioso ed in particolare nelle aree a rischio di conflitto, in conflitto o post-conflitto; organizzare e dirigere le strutture della Difesa civile non armata e nonviolenta e pianificare e coordinare l’impiego dei mezzi e del personale ad essa assegnati; contrastare le situazioni di degrado sociale, culturale ed ambientale e difendere l’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente dai danni cagionati dalle calamità naturali.
Per saperne di più: http://www.difesacivilenonviolenta.org/