Ancora un incendio nel ghetto di Borgo Mezzanone, ancora un morto. E la paura è che non sia l’ultimo

Ancora una tragedia nel ghetto di Borgo Mezzanone. Ancora un morto.  Anche questa volta causato da un incendio divampato questa mattina nel villaggio di cartone tra Foggia e Manfredonia. A perdere la vita un uomo, rimasto intrappolato nella propria abitazione di fortuna, l’unica ad andare a fuoco. Il corpo della vittima è stato ritrovato completamente carbonizzato durante le attività di spegnimento dell’incendio da parte dei vigili del fuoco.

Non è la prima volta che qualcuno perde la vita a causa delle fiamme a Borgo Mezzanone, nel ghetto allestito lungo la cosiddetta pista, dove i migranti vivono in difficili condizioni igienico-sanitarie, seguiti dagli operatori di Intersos e dal lavoro quotidiano della Flai Cgil di Foggia dell’Anolf Cisl e di altri volontari. Più volte si è ragionato su come migliorare le condizioni abitative ed i accoglienza dei migranti, molti dei quali vivono di bracciantato nelle campagne della provincia di Foggia contribuendo allo sviluppo della nostra economia con i loro lavoro. E’ opportuno fare qualcosa, intervenire seriamente, non soltanto proclamando interventi di sgombero coatto (che servirebbero solo a spostare il ghetto di qualche metro come dimostra la storia più recente) ma pianificando una serie di interventi che tengano insieme l’esigenza del lavoro fuori dai circuiti del caporalato con un’accoglienza più umana e dignitosa.

Foto d’archivio