Bassa scolarità, poco lavoro, scarsa formazione. L’identikit del detenuto tipo secondo Antigone

Su 60.769 detenuti presenti al 31 dicembre 2019, 705 erano i laureati, 4.868 avevano un diploma di scuola superiore, 714 un diploma di scuola professionale, 19.485 una licenza di scuola media, 6.393 la licenza elementare, 882 erano senza nessun titolo di studio. Continua la crescita degli analfabeti, che nel 2019 erano 1.054 (due anni fa, nel 2017, erano meno di 700). E’ questo un primo identikit del detenuto tipo fotografato nel XVI Rapporto sulle condizioni di detenzione curato dall’associazione Antigone il cui titolo è “Il carcere al tempo del Coronavirus” (www.antigone.it). Secondo il nuovo dossier, dunque, all’interno degli istituti penitenziari italiani la popolazione detenuta ha una scolarità bassa, lavora poco, non è sufficientemente formata. Liguria, Molise, Sardegna, Trentino Alto Adige e Veneto sono regioni attualmente prive di corsi professionali.

In Italia, inoltre, al 31 dicembre 2019 erano 18.070 i detenuti coinvolti in un’attività lavorativa, vale a dire il 29,74% del totale delle persone recluse. La stragrande maggioranza era impiegata dalla stessa Amministrazione Penitenziaria (86,82%), essenzialmente in servizi di istituto (82,30% di questa quota) legati alla pulizia, alla consegna dei pasti e ad altri piccoli incarichi. Il 4,45% delle persone alle dipendenze dell’Amministrazione era impegnata in lavorazioni interne (prime tra tutte sartoria, falegnameria e assemblaggio componenti vari), l’1,14% in colonie agricole, il 7% in compiti di manutenzione del fabbricato e il 5,12% in servizi esterni ex art. 21 dell’Ordinamento Penitenziario. Delle 2.381 persone che lavoravano per soggetti diversi dall’Amministrazione, il 28,56% lo faceva al di fuori del carcere ex art. 21 O.P., il 33,9% era composto da detenuti in semilibertà, l’8,86% lavorava dentro il carcere al servizio di imprese mentre il 28,69% lo faceva al servizio di cooperative. Infine, nel secondo semestre del 2019, nelle carceri italiane erano attivati 203 corsi di formazione professionale per 2.506 detenuti iscritti (901 stranieri).