C. e sua moglie vivevano in strada. Sono molti giovani e vengono dalla Nigeria. Lei è incinta, ma nonostante questo nelle settimane passate non siamo riusciti a trovare una sistemazione immediata per loro e più adatta al suo caso. Mancano i posti letto, manca un dormitorio pubblico e – cosa peggiore – manca la volontà a tutti i livelli di voler intervenire per dare delle risposte serie per quanti costretti alla vita di strada. Italiani e migranti che siano.Ma nel giro di pochi giorni il destino sembra aver sterzato ed ha offerto una seconda possibilità ai due ragazzi. Prima – grazie alla disponibilità della parrocchia di Gesù e Maria – abbiamo trovato una sistemazione provvisoria per toglierli dai pericoli di dormire in strada; poi, una serie di chiamate e di contatti hanno generato una nuova opportunità di vita.
Da oggi C. inizia a lavorare. Se tutto va bene, dopo una decina di giorni di prova, avrà anche un contratto di lavoro stabile e un tetto sulla testa per la sua famiglia.C. è un grafico ed un artista. Quella che vedete è una delle sue tante opere. Il nostro sogno – ora che si sistemeranno meglio – è di accompagnarlo ad esporre i suoi lavori con una mostra. Perché tutti possiamo cadere, ma è diritto di ciascuno di noi avere l’opportunità di riprendersi, di rimettersi in cammino. E C. e sua moglie lo stanno sperimentando con l’aiuto di diverse persone, con la rete solidale che quotidianamente sperimenta la nostra associazione. Anche e soprattutto grazie alla nostra comunità.
e.m.