«Questa mattina, durante la sanificazione dei portici di San Francesco, l’assessora Corengia si è resa protagonista dell’ennesimo episodio che vede chi dovrebbe lavorare per l’inclusione sociale comportarsi in modo brutale ed insensato con le persone che dimorano in strada. Non è tollerabile che una persona si comporti in questo modo, tanto meno se questa persona è l’assessora alle politiche sociali: un giorno dà l’elemosina, il giorno dopo strappa le coperte per svegliare chi ha passato la notte sotto un portico, incurante anche del fatto che ormai non ci siano più trenta gradi. È un comportamento inaccettabile che descrive però in modo perfetto l’atteggiamento di questa giunta verso le persone senza fissa dimora: intollerante e violento». Inizia così la denuncia degli attivisti “Cominicimo da Como” che attraverso un video postato sulla loro pagina facebook mostrano Angela Corengia, assessora alle Politiche sociali del Comune di Como, che si avvicina ad un clochard addormentato, gli sottrae la coperta e la getta poco lontano, in modo da obbligarlo ad alzarsi e consentire la sanificazione dei portici di San Francesco, dove abitualmente durante la notte trovano riparo alcuni senzatetto.
E’ sconcertante ed allarmante che un amministratore abbia un comportamento del genere, tanto più se ricopre la delega delle Politiche Sociali. Anziché promuovere servizi di accoglienza e di reale inclusione sociale, ed entrare nelle storie delle persone per capire i motivi che le hanno portate alle vita di strade in modo da capire come poter intervenire, si pensa ad allontanarle, a rendere le città più decorose, a nascondere il problema. L’assessore Corengia fa parte di un’Amministrazione Comunale guidata dal centro destra, sostenuta dalla Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia. E poi ci meravigliamo – mica tutti in verità – di come è morto il giovane Willy Monteiro. Stiamo costruendo questo tipo di cultura, stiamo lanciando dei messaggi ben precisi, c’è poco da meravigliarsi. Ma si può fare ancora qualcosa, forse.
Sul caso è intervenuta anche la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora che scrive: «Di fronte a questo gesto meschino non possiamo che provare pena per colei che lo ha compiuto e grande vicinanza a chi lo ha subito. Troppi gli episodi che ogni giorno mostrano soprusi e violenze verbali e fisiche nei confronti di minoranze, indifesi e ultimi. Non si può rimanere spettatori passivi davanti a simili sceneggiate disumane ma bisogna reagire costruendo inclusione, accoglienza e civiltà».
Emiliano Moccia