Giornata mondiale di lotta contro la povertà. fio.PSD: «Una luce nella Notte dei Senza Dimora è l’Housing First». L’invito ai Comuni ad osare e cambiare rotta nell’accoglienza

Il 17 ottobre è la Giornata mondiale di lotta contro la povertà, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 47/196 del 22 dicembre 1992. Casa, lavoro, soldi, cibo, servizi restano ancora oggi i bisogni essenziali di tante persone vivono in strada, in profonda condizione di povertà e di emarginazione sociale. Ma la povertà non è solo mancanza di reddito o lavoro: è isolamento, fragilità, paura del futuro. Anche quest’anno in diverse città d’Italia (Palermo, Rovigo, Roma, Padova, Napoli, Varese, Bologna), nonostante il grande momento di difficoltà legato al Covid-19, vengono organizzati eventi, incontri e iniziative per la Notte dei Senza Dimora di sabato 17 Ottobre. La fio.PSD (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora) partecipa e supporta le varie iniziative, occasione per non dimenticare una realtà sempre troppo poco visibile.

A Foggia non siamo riusciti ad organizzarla come volevamo per giorno 17 ottobre, anche per via dell’emergenza sanitaria e delle varie restrizioni. Stiamo preparando un momento dedicato da effettuare nelle prossime settimane. Abbiamo però incentrato tutto l’ultimo numero del giornale di strada “Foglio di Via” sul tema della povertà collegato alla Notte dei Senza Dimora. Il periodo che ci apprestiamo ad affrontare «rappresenta una sfida enorme e presenta difficoltà mai viste prima, – dice Cristina Avonto, presidente fio.PSD – per i servizi, gli operatori e i volontari ma soprattutto per chi davanti a inviti a restare a casa si troverà ancora e nuovamente per strada e senza vie di uscita.  Proprio per questo abbiamo deciso di anticipare alcuni risultati del monitoraggio Housing First (condotto dall’Osservatorio fio.PSD) che fanno luce e danno speranza nella “Notte,” mostrando che le soluzioni ci sono ma che sono necessari un cambio di rotta, la scelta di osare e innovare, per rivedere il sistema dei servizi e dell’accoglienza».

I risultati del monitoraggio 2017-2019, che saranno resi pubblici in conferenza stampa (online) il 27 ottobre, riportano che il 93% delle persone accolte dopo due anni è ancora in una casa, il 25% dei beneficiari ha raggiunto l’autonomia (lavoro, casa e ricongiungimenti familiari. Dall’inizio della sperimentazione dell’Housing First nel 2014 ad oggi, sono state oltre 1.000 le persone senza dimora a passare dalla strada alla casa. Nei mesi di lockdown chi ha beneficiato dei progetti Housing First non ha avuto problemi, non ha causato focolai o situazioni di insicurezza per loro e per gli altri, non ha visto caricare la propria già faticosa vita di un ulteriore peso. In quei mesi difficili la gestione dell’emergenza ha rafforzato la consapevolezza che la casa è la risposta più efficace come emerge anche da un’altra indagine condotta da fio.PSD, IREF in collaborazione con Caritas Italiana volta a raccogliere il punto di vista dei servizi sull’impatto che la pandemia ha sulle persone senza dimora. Domani 17 ottobre, quindi, la parola chiave per la fio.PSD sarà “DIRITTI”:  diritto alla Casa, diritto alla Salute, diritto alla Residenza, diritto al Lavoro