Bari, interventi per persone in povertà estrema e senza dimora per fronteggiare il Covid. E Foggia? Uguale uguale a Bari…

A fronte dell’aggravarsi della situazione epidemiologica legata alla seconda ondata di Covid, che sta facendo registrare numeri preoccupanti, l’assessorato al Welfare del Comune di Bari ha predisposto un piano di interventi coordinati pensato per rispondere ai bisogni di tutte le persone fragili e in difficoltà lavorando in rete con le agenzie territoriali, il mondo associativo e del volontariato, la Caritas diocesana, il dipartimento di prevenzione della ASL, la Protezione civile, i servizi e le strutture del welfare territoriale. Esattamente come sta facendo il Comune di Foggia, uguale uguale.

Nello specifico, per quanto riguarda le persone in povertà estrema e senza dimora, sono state potenziate le strutture di accoglienza, definite procedure di distribuzione pasti in coerenza con i Dpcm in essere, e mantenuta l’attività in presenza degli sportelli del Segretariato sociale e dell’ufficio Immigrazione e Povertà in rete con i Municipi. A giorni, inoltre, sarà avviato il servizio sperimentale di “Concierge sociale”, che permetterà di effettuare il monitoraggio telefonico giornaliero degli utenti ospitati negli alberghi Covid, l’approvvigionamento e fornitura di beni di prima necessità speciali (farmaci, alimenti preconfezionati o prodotti prima infanzia), la fornitura pasti pronti da asporto qualora non erogati dai servizi di ristorazione preposti dalla azienda sanitaria locale (es: minori, bisogni speciali), e la comunicazione in tempo reale dell’eventuale spostamento o allontanamento dalla struttura regionale preposta per la quarantena delle persone positive.

Per quanti non accettano accoglienza nelle strutture sociali è previsto il sostegno in strada e nei luoghi di prossimità attraverso le Unità comunali di strada e l’equipe del Pronto Intervento Sociale: in poche settimane sono stati distribuiti 3.215 kit contenenti 16 mascherine ciascuno; 1.008 kit alimentari, 788 kit per l’igiene personale, 371 kit d’emergenza oltre a 600 kit che saranno distribuiti fino a dicembre a persone senza dimora, persone in accoglienza nelle strutture di emergenza abitativa delle Case di comunità, abitanti dei campi rom. Non solo. A breve sarà sottoscritto l’accordo tra l’assessorato comunale al Welfare, l’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari-Bat, la Federfarma Bari, la fondazione Banco Farmaceutico, la Caritas diocesana e l’associazione di solidarietà sociale Rogazionisti Cristo re che darà avvio al primo “Emporio della salute” per l’accesso di persone in povertà estrema e famiglie in situazione di disagio socio-economico ai farmaci di base e a visite di orientamento sanitario.

«Negli scorsi mesi – ha detto l’assessora comunale al Welfare, Francesca Bottalico – abbiamo così delineato una mappa del disagio che oggi ci consente di conoscere i destinatari delle azioni di sostegno da mettere in campo, anche se siamo molto preoccupati per come si stanno evolvendo le cose e per il bisogno sociale che continua a crescere, al quale ci auguriamo di poter rispondere nel migliore dei modi. Ma per farlo, come accaduto durante la prima metà dell’anno, avremo bisogno della generosità di tutti: Terzo settore, volontariato, imprenditoria e commercio, singoli cittadini, senza i quali sarebbe stato impossibile reggere l’impatto del lockdown. Auspichiamo che arrivino presto le misure previste dal governo e speriamo non mancherà il sostegno economico della Regione e dello Stato necessario per non depotenziare servizi essenziali quali i servizi domiciliari per anziani e disabili, i centri diurni e centri famiglie per i tanti bambini a rischio di isolamento, i fondi per la povertà estrema e per sostenere le strutture di emergenza e le Case di comunità che, specialmente in questi mesi, ci hanno permesso di rispondere all’aumento delle povertà».