Hanno compiuto il primo passo concreto verso la celebrazione del loro matrimonio. Del resto, Blessing e Sunday di passi insieme in questi anni ne hanno fatti davvero tanti. Un lungo percorso che dalla Nigeria, il loro Paese d’origine, li ha portati in Italia per sfuggire alle persecuzioni. Un destino simile a quello di tanti altri migranti e richiedenti asilo, solo che loro coltivavano anche il desiderio di costruire una famiglia, un futuro lontano da violenze e dolore. E la promessa di matrimonio che ieri hanno celebrato presso il Comune di Rocchetta Sant’Antonio, alla presenza del sindaco Pompeo Circiello, certifica maggiormente la lunga strada che hanno percorso insieme, oggi uniti ancora di più dalle loro due figlie e dalle nozze che si celebreranno il prossimo mese di febbraio.
Nel 2017 – anche se ancora non erano sposati – sono stati accolti come nucleo famigliare nel progetto SIPROIMI – Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati – promosso dal Comune di Rocchetta Sant’Antonio e gestito dalla cooperativa sociale Medtraining. QuandoBlessing e Sunday sono stati accolti, avevano già una bimba di due mesi, che oggi frequenta la scuola dell’infanzia. Si sono subito dati da fare per integrarsi al meglio nella comunità: hanno frequentato il corso di alfabetizzazione di lingua italiana, hanno partecipato a dei tirocini formativi presso aziende locali e Sunday nel tempo è anche diventato un bravo pizzaiolo, lavorando anche in una pizzeria del posto. Nel mese di marzo dello scorso anno è nata, in pieno lockdown a causa del Covid-19, anche la loro seconda figlia.
Adesso che sono a fine percorso di accoglienza hanno manifestato agli operatori del progetto il desiderio di sposarsi. Di qui, l’avvio dei contatti con l’Ambasciata nigeriana a Roma per avere tutti i documenti necessari all’idoneità al matrimonio. Ieri, dunque, in una Rocchetta Sant’Antonio resa ancora più magica dalla caduta della neve, Blessing e Sunday, accompagnati dalle loro bambine, si sono presentati in Municipio per pronunciare la loro promessa di matrimonio. E lo hanno fatto davanti al primo cittadino, Pompeo Circiello, che ha offerto al termine della piccola celebrazione ha offerto pasticcini e bevande a tutti i presenti. Il prossimo mese, invece, si celebreranno le nozze con rito civile. La data è ancora da definire, ma intanto si conoscono già i nomi delle testimoni: la coordinatrice del progetto Giusy Cappa e la mediatrice culturale Najia Chahbane.
di Emiliano Moccia