“Io sono Joy”. Giovedì 8 aprile online la presentazione del libro che diventa un grido di libertà dalla schiavitù della tratta

Joy ha 23 anni quando a Benin City viene convinta da un’amica di fiducia a partire per l’Italia con la promessa di un lavoro con il quale potrà mandare denaro alla sua famiglia e proseguire gli studi. Poche ore di viaggio per rendersi conto che è stata ingannata ed è precipitata in un girone infernale: la drammatica traversata del deserto, i campi di detenzione libici, veri e propri lager dove subisce violenze crudeli e conosce orrori indescrivibili, il barcone alla deriva nel Mediterraneo. Non solo. Al suo arrivo in Italia scopre che il lavoro promesso è “la strada”, dove la madam l’obbliga a prostituirsi con il ricatto del woodoo e di un debito di 35.000 euro.

Papa Francesco riferendosi al libro ‘Io sono Joy, Un grido di libertà dalla schiavitù della tratta’ scritto da Mariapia Bonanate ha detto: “La testimonianza di Joy è un patrimonio dell’umanità”. Giovedì 8 aprile, alle ore 19, il libro sarà presentato in diretta live su iniziativa dell’Ordine dei Medici di Foggia. All’incontro sarà presente anche Concetta Notarangelo, operatrice nell’ambito del progetto “La Puglia Non Tratta – Insieme per le vittime”, che racconterà l’esperienza dell’unità mobile di strada della cooperativa sociale Medtraining di Foggia che interviene nell’area territoriale della Capitanata – che comprende Monti Dauni, Tavoliere delle Puglie e promontorio del Gargano.

Nell’occasione, sarà anche proiettato il video realizzato da Pina Suriano intitolato ‘Tre Lune nelle mie scarpe”, che accompagnerà con la potenza delle sue immagini la lettura di alcuni brani tratti dal libro.