Un altro senza dimora morto in solitudine a Foggia. Dove eravamo tutti in quel momento?

Da ieri sera stiamo cercando di capire chi fosse. Se lo conoscevamo, se dormiva in stazione, se era passato per il Centro Diurno “Il Dono”, se era stato ospite del dormitorio del PIS Foggia – Pronto Intervento Sociale. Le uniche informazioni che abbiamo a disposizione sono quelle apprese dalla stampa locale. Non siamo ancora riusciti a risalire alla sua precisa identità ma ciò che resta è il fatto che ieri sia morta un’altra persona. Un altro senza dimora. E questo, ci deve far riflettere. Soprattutto a chi opera in questo settore, come la nostra associazione.

Perché forse occorre fare ancora di più, intensificare gli sforzi, aumentare i servizi, i posti letto per la notte, creare dei protocolli d’intesa con le varie aree multidisciplinari interessate al fenomeno della povertà. Oggi è toccata a lui. Morto in solitudine in Via Scillitani. Ma il rischio è che possa capitare anche ad altri. Il covid-19, infatti, ha isolato ancora di più molti senza dimora – italiani e migranti- rendendoli in molti casi ancora più invisibili, più nascosti, sfuggendo al monitoraggio quotidiano dei volontari della nostra associazione e degli operatori del PIS.Dobbiamo fare di più. Non possiamo permettere altre morti come questa. Non è tollerabile. E siamo i primi a chiederci: dove eravamo in quel momento?
Emiliano Moccia

Foto di: StatoQuotidiano