Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Sergio Mattarella: «Rifiuto assoluto di ogni forma di discriminazione e intolleranza»

«La Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia è l’occasione per ribadire il rifiuto assoluto di ogni forma di discriminazione e di intolleranza e, dunque, per riaffermare la centralità del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea». Così il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella in una dichiarazione in occasione della “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia” istituita nel 2007 dall’Unione Europea per condannare le discriminazioni che ancora moltissime persone sono costrette a subire sulla base del loro orientamento sessuale. La data è simbolica, perché fu proprio il 17 maggio del 1990 che l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, eliminò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, anche se ci vollero ancora quattro anni affinché la decisione divenisse operativa, con la successiva edizione del Dsm (Diagnostic and statistical manual of mental disorders), approvato nel 1994.

 «Le attitudini personali e l’orientamento sessuale – afferma il presidente della Repubblica – non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto dovuto alla dignità umana, perché laddove ciò accade vengono minacciati i valori morali su cui si fonda la stessa convivenza democratica». «La discriminazione nei confronti delle persone Lgbti continua a essere profondamente radicata in alcune società europee – evidenzia il segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic Buric – . Nonostante i progressi ottenuti in Europa e nel mondo sul fronte del riconoscimento del diritto a unirsi e adottare e le leggi contro la discriminazione e i discorsi e atti d’odio, alcune persone temono ancora per la loro vita a causa del proprio orientamento sessuale o della loro identità di genere. Occorrono leggi e politiche migliori e, affinché queste siano adottate e messe in pratica, è indispensabile che ci sia una vera volontà politica e un impegno genuino per l’uguaglianza».