Il futuro di J. ha il profumo del mare turchese di Savelletri

«Inizia per me una nuova vita. Vi ringrazio per quello che avete fatto per me in questi mesi di accoglienza». Quando J. Ha salutato gli operatori del progetto Free Entry di Candela per incamminarsi in una nuova avventura lavorativa, non è riuscito a contenere la commozione. Perché quella che ha iniziato in questi giorni rappresenta per lui una sorta di secondo tempo, di seconda vita, di seconda opportunità. La prima vita, infatti, per J. è stata segnata da violenza e paura. J. ha 22 anni e viene dal Gambia. Nel 2015 è stato costretto a lasciare il suo Paese a causa dell’attività politica del padre e del tentativo fallito di rovesciare il governo dittatoriale di Yahya Jamme con un di colpo di stato. Troppo pericoloso restare da quelle parti. La sua vita era in costante pericolo.

Per questo, J. si è messo in viaggio. Un viaggio segnato da violenze e torture, dal carcere, dal timore di perdere la vita. L’arrivo in Italia ha rappresentato per J. la vera svolta, il cambiamento di cui aveva tanto bisogno. E’ stato accolto per qualche mese nel SAI – Sistema Accoglienza Integrazione – promosso dal Comune di Candela e gestito dalla cooperativa sociale Medtraining. Grazie al supporto degli operatori del progetto Free Entry J. ha seguito i corsi di italiano e di informatica, partecipando con entusiasmo a tutte le attività. Fino a qualche settimana fa, quando ha avuto una grande occasione e si è presentato ad un colloqui di lavoro. Forte del suo percorso scolastico incentrato su come gestire l’organizzazione delle pulizie delle imprese, J. è stato selezionato per un tirocinio formativo presso una struttura turistica pugliese.

Ora J. si occupa della manutenzione del verde ed è una specie di factotum presso il “Bianco Riccio Suite Hotel” sito a Savelletri, in provincia di Fasano. Ha iniziato un percorso annuale grazie ai proprietari che hanno deciso di scommettere su di lui e sul suo viaggio migratorio. Per J. si tratta di una grande possibilità di inclusione sociale e lavorativa, che gli consentirà di instaurare altre relazioni, di migliorare le sue competenze, di regalarsi la possibilità di non pensare per qualche istante al Gambia, al dolore per suo padre, alla terra che ha lasciato. Per J. probabilmente il futuro è qui in Italia ed ha il profumo del mare turchese di Savelletri.
Emiliano Moccia