“La città ideale”: lo sguardo di Antonio Fortarezza sulle periferie urbane, sociali ed umane di Foggia. L’1 luglio la presentazione del libro a Parcocittà

Quello di Antonio Fortarezza è uno sguardo profondo e sensibile sulle periferie, sul loro senso di solitudine, di abbandono, di degrado. Si parte dalle periferie urbane, dalle zone più estreme della città, per poi finire drammaticamente sulle periferie dell’uomo. Sul suo senso di solitudine, di vuoto, di paura. Periferie che si intrecciano, che si incrociano, che creano un grande ed unico spazio. Uno spazio che però può far male, ferire e lasciare segni devastanti sulla città ed i suoi luoghi, e probabilmente sui suoi abitanti. Uomini, donne e bambini che vivono nella città. In quella “Città ideale” a cui aspira il documentarista e filmaker Antonio Fortarezza che dopo il documentario ci regala un altro spunto di riflessione attraverso il libro “La città ideale . Fra delitti e riscatto civile” (Cacucci editore) che sarà presentato a Foggia giovedì 1 luglio, alle ore 19:00 a Parcocittà.

Quella che racconta Fortarezza (fra l’altro, il grafico del giornale di strada “Foglio di Via”) è «una città ancora in bilico fra rassegnazione e resistenza. Nelle cui periferie urbane e dello spirito, insistono disuguaglianze, marginalità, soprusi e violenze. Periferie, “brodo di coltura” e terreno di conquista di chi agisce col malaffare e nell’illegalità. Ma anche una città che vuole mantenere viva la memoria di chi si è opposto al ricatto mafioso negli anni ’90, insieme a quella che vuole reagire e ripensarla per un futuro prossimo migliore».

Mafia, criminalità, ghetti, sfruttamento, povertà, usura, violenza, malavita, inciviltà, spazi storici abbandonati, sviluppi urbani senza criterio. Chi ha messo le mani nella città? Quando è iniziato tutto questo? Dove eravamo tutti mentre accadeva? Qual è il legame tra ciò che produce ricchezze e le mafie? tra le situazioni di marginalità e povertà ed il reclutamento tra le file della criminalità locale? Tutte le testimonianze raccolte – nel documentario prima e adesso nel volume – le loro storie, le loro voci, ci offrono sì una città oscura, malata, spietata, ma ci offrono anche tanti spunti di riflessione dandoci l’idea di una città che non si rassegna, che si ribella, che lotta per cambiare le cose. Per allontanare le mani di chi vuole strozzarla, sfigurarla ed arrivare così alla agognata “Città ideale” in cui vivere e sognare. Al termine della presentazione del libro, ci sarà la visione del docufilm “La città ideale”, in collaborazione con Circuito Cicolella.