«Oggi qui con voi mi sento speciale». Nelle parole del piccolo S. è racchiuso il senso del laboratorio artistico e sociale “Crescere Insieme”, realizzato nei giorni scorsi dal MAG (Movimento Artistico Giovanile) nella sede dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Foggia, nel rispetto delle norme anticovid. Il progetto è risultato vincitore del bando “Iniziative di volontariato penitenziario – avviso straordinario per manifestazione di interesse” pubblicato dal CSV Foggia nel dicembre 2020, grazie al sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Obiettivo del progetto è stato quello di valorizzare i rapporti umani tra genitori entrati in conflitto con la legge e i loro bambini, sviluppando ed incrementando l’educazione e l’intelligenza emotiva e coltivando la creatività e l’immaginazione individuale e di gruppo.
Le attività, inizialmente previste per il mese di aprile e rinviate a causa dell’emergenza sanitaria, si sono sviluppate nell’arco di una settimana, grazie a una formula laboratoriale intensiva che ha coinvolto i nuclei familiari di quattro utenti dell’ULEPE, in esecuzione penale esterna. I destinatari del progetto sono stati selezionati dall’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna sulla base di specifici requisiti, relativi al bisogno di vivere la genitorialità in maniera più consapevole. «Il Teatro – spiegano gli organizzatori – è uno strumento straordinario per riallacciare il filo del tessuto psico-sociale di bambini, ragazzi e adulti. Con il progetto realizzato all’ULEPE di Foggia abbiamo puntato ad arricchire, con la creatività e il gioco, la qualità del tempo che genitori e figli hanno trascorso insieme».
Nel corso di ogni appuntamento è stato affrontato un tema cardine del mondo teatrale. «Durante il primo incontro – spiegano Valeria Nardella e Luca Di Pierno del MAG – abbiamo lavorato sulla voce e sui risuonatori, creando personaggi semplici. Nella seconda giornata abbiamo lavorato sul corpo del personaggio, mentre la terza è stata dedicata alle emozioni: sia quelle esteriori, che si manifestano con il viso, che quelle interiori, grazie ai colori e con uno stimolo musicale. Nel corso del quarto e del quinto appuntamento abbiamo creato delle brevi scene, ispirate a vicende realmente accadute ai partecipanti. Alcune buffe, altre profondamente poetiche». Le attività realizzate nel corso del progetto saranno raccontate da un breve documentario firmato da Fabio Vasco