Bari, Home for good”: ecco la casa di comunità dedicata alle donne vulnerabili e senza dimora

A quattro mesi dall’avvio delle attività, è stata ufficialmente inaugurata l’altro giorno a Bari la casa di comunità per vulnerabili “Home for Good” finanziata dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari e gestita dall’associazione IFA Italia APS. Si tratta di un progetto strutturato di accoglienza e accompagnamento sociale nella sede dell’associazione, in via Dante Alighieri 171 a Triggiano, per l’accoglienza di donne sole, senza dimora, vittime di discriminazione e con problemi socio-sanitari e in emergenza abitativa. La struttura, che sorge al secondo piano di un immobile di pregio nel centro di Triggiano, al momento ospita quattro donne con una capienza massima di sei. È suddivisa in mini appartamenti, ognuno con affaccio autonomo sul balcone che circonda l’intero appartamento su tre lati. L’unità abitativa si estende su una superficie di circa 180 metri quadrati ed è dotata di una cucina e di un’ampia veranda, oltre che di un’area comune dove facilitare l’incontro e i momenti di condivisione. 

“Home for Good” resta aperta h24: il modello organizzativo del servizio
prevede il coinvolgimento delle utenti nella gestione quotidiana della
struttura anche attraverso turnazioni delle attività comuni, in base a quanto
previsto dal patto di convivenza e dal regolamento interno. «Negli ultimi cinque
anni la rete dei servizi per il contrasto alle povertà è cresciuta in maniera
esponenziale: dai servizi di prossimità alle attività domiciliari
socio-educative e psicologiche, dagli spazi di ascolto e orientamento
socio-sanitario fino all’accoglienza, passata da 54 posti, esclusivamente
notturni, agli attuali 496 posti in condomini sociali, case di comunità che
offrono stanze e bagni autonomi, spazi comuni e accompagnamento h24 e
promuovono percorsi di autonomia e sostegno sociale, psicologico e
socio-sanitario – ha spiegato l’assessora al Welfare Francesca
Bottalico
 -. Ciascuna struttura accoglie anche interi nuclei
familiari, coppie e gruppi di cittadini, favorendo il mantenimento delle
relazioni e promuovendo percorsi di empowerment e condivisione anche
nell’ambito delle stesse strutture. Particolare attenzione viene rivolta alle
donne, come nel caso della casa di comunità “Home for good”, destinata alle
donne maggiormente sole, vulnerabili e in emergenza abitativa».

Mentre la città di Foggia è allo sbando per quel che riguarda i servizi
sociali e l’offerta dei servizi a donne sole, senza dimora, persona in
fragilità sociali, basta girare lo sguardo un po’ più a Sud per vedere che con
lo stesso strumento dei Piani Sociali di Zona è possibile garantire politiche
sociali nei confronti della comunità. Quando i soldi e le risorse vengono spesi
bene e in modo trasparente. Magari qualche personaggio dei servizi sociali
comunali di Foggia dovrebbe trascorrere un po’ di tempo a Bari per capire come
si lavora e come si sfruttano le risorse economiche del Piano Sociale di Zona.