Da Amatrice agli incendi, l’impegno e le emozioni della Protezione Civile C.I.S.A. ‘made in Foggia’

Quando si parla di Protezione Civile è facile fare un po’ di confusione. È  bene, dunque, fare chiarezza: la Protezione Civile è un sistema complesso, l’insieme delle attività per tutelare “l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi”.

Molte sono le associazioni sul territorio che operano con uomini e mezzi. Sono organizzazioni regolamentate da uno Statuto associativo, un documento registrato e redatto nel rispetto di requisiti stabiliti che indica le finalità di protezione civile che l’associazione intende perseguire. A Foggia opera dal 2015 C.I.S.A. (Coordinamento Italiano Sicurezza Ambientale “Protezione Civile”). Con il suo Presidente Antonio Pagliara conosciamo meglio questa bella realtà che nasce come associazione di volontariato a 360°, cercando di rispondere a ogni tipo di bisogno e necessità emergenziale, per poi occuparsi in seguito anche di protezione civile, tutela ambientale e animale.

La storia

«I sacrifici fatti sono stati tanti prima di risultare idonei ed essere inseriti nel Registro di Protezione Civile. Anni di gavetta e dispendio economico per l’acquisto di mezzi, attrezzature, divise – confida il presidente -. Di tasca mia, autofinanziandomi, acquistammo un camion, delle autovetture e il fuoristrada. Era solo l’inizio».

Una delle attività del gruppo

Ora l’associazione vanta un capannone di 800 m² dove sono parcheggiati mezzi, moduli antincendio, gruppi elettrogeni e tutto il necessario per gli interventi in emergenza.

«Noi eravamo ad Amatrice». È qui che la narrazione traccia l’emotività vissuta, la voce si incrina e gli occhi diventano lucidi: «Siamo partiti la notte stessa del terremoto, io e altre cinque persone, senza aspettare dal Dipartimento Nazionale lo stato d’allerta e successiva richiesta d’aiuto. In quell’occasione ci siamo mossi come semplici volontari e abbiamo ricevuto la solidarietà del popolo foggiano che generosamente ha donato ogni genere di conforto».

Le emozioni

In una dettagliata esposizione Pagliara racconta di tutte le cose donate: medicine dalla Farmacia San Giuseppe, abiti nuovi da un grossista cinese, frutta fresca e tanto altro.

«Sono stato orgoglioso di Foggia, dei miei concittadini. Gente che viveva in situazioni precarie ma che ha donato anche il poco che aveva», ci rivela commosso. 

Nessuno ha idea di come possa presentarsi un paese crollato in seguito a un terremoto. E quello che si palesò davanti agli occhi dei volontari fu devastante, scene raccapriccianti che però diedero la spinta e l’energia per operare instancabilmente per giorni. Il racconto ora si fa più privato, un tentativo di descrivere immagini e situazioni che non sono più andate via dalla mente e dagli occhi di Antonio Pagliara. La sua voce è ancor più rotta dall’emozione, è giunto il momento di cambiare argomento.

La solidarietà dei foggiani

La pandemia

«C.I.S.A. è presente e attiva con sedi operative in otto Comuni. Durante la pandemia ci siamo occupati dei farmaci salvavita che consegnavamo personalmente oltre ad altri interventi: spesa, bollette e cosi via. Inoltre – continua il presidente – possedendo un’autoambulanza civile abbiamo potuto trasportare le persone che avevano bisogno di cure in strutture sanitarie. Siamo dotati inoltre di mezzi spalaneve e spargisale, fuoristrada, muletti e tanto altro».

Le criticità

Una risposta anche alle lacune delle istituzioni. Durante l’emergenza sanitaria, infatti, l’Amministrazione Comunale di Foggia ha del tutto dimenticato alcune categorie di persone e tra questi i senza fissa dimora che sono stati letteralmente parcheggiati nella Palestra Taralli nelle mani dei volontari della Protezione Civile che si sono fatti carico di tutte le loro necessità senza aiuto alcuno.

Le professionalità

L’associazione ha circa 175 volontari iscritti di diverse fasce d’età a partire dai 14 anni e al suo interno vanta figure medico – sanitarie che hanno gestito anche i tamponi nel periodo più difficile. Tutto il personale segue corsi di aggiornamento semestrali di Antincendio, Blsd, Ptc e attualmente si è in piena attività antincendio con tre fuoristrada sempre pronti a partire, su Foggia e provincia.

Gli incendi

Sono contattati direttamente dalla sala operativa della Regione e in questo periodo sono diversi gli interventi. Non solo la Puglia soffre di questa piaga: ogni Regione, infatti, ha visto la sua devastazione a causa degli incendi. Da nord a sud: foreste, campagne, parchi. Dietro, nella maggior parte dei casi, la mano dell’uomo, speculatori criminali o interessi mafiosi.

Gli interventi in Provincia di Foggia contro gli incendi

Per affrontare un incendio, e tutte le altre calamità, bisogna essere altamente preparati. Lo sanno bene gli uomini e le donne di questa associazione che si prestano volontariamente con spirito di abnegazione, donando tempo e sentimenti.

Dal sogno alla realtà

Un’associazione promossa dal sogno di cinque amici una sera di 6 anni fa. «C.I.S.A. nasce da un mio desiderio di aiutare il prossimo. All’inizio sembrava impossibile – conclude Antonio Pagliara – ma poi ho capito che se ci credi veramente, se investi tutto te stesso, sentimenti ed energie, quel sogno diventa possibile, diventa realtà. E questa è la mia realtà oggi».

Cinzia Rizzetti