Incontrare un senza dimora o un povero, vuol dire incontrare una storia. Un vissuto, un percorso di vita che, nella maggior parte dei casi, si porta dietro e dentro di sé un carico di spiritualità generato dal proprio credo religioso. Ce lo insegna l’esperienza di questi primi vent’anni di servizio al fianco delle persone senza dimora, italiani o migranti che siano, che in tanti casi nonostante le difficili e disagiate condizioni di vita, non hanno mai rinunciato alla preghiera, alla loro Fede, alla speranza. E così, in questi anni di trasformazione sociale delle nostre comunità, soprattutto a causa dei flussi migratori di chi scappa da guerra, miseria, persecuzioni, abbiamo incontrato tante voci, tante religioni, tanti modi di versi di pregare il proprio Dio. Perché le religioni sono innanzitutto un terreno di incontro, una frontiera aperta verso gli altri e verso i sentieri di pace.
Grazie al progetto “Laboratori di comunità per senza dimora”, promosso dall’associazione Fratelli della Stazione e finanziato attraverso l’Otto per Mille della Chiesa Valdese con il finanziamento del 2020, abbiamo provato a mettere insieme le varie confessioni religiose oggi presenti nei nostri territori. Un incontro di voci e preghiere, di solidarietà e speranza. Una piccola mappa che vuole contribuire a far conoscere e raccontare la trasformazione in atto nelle nostre comunità. Una trasformazione che non si può domare, fermare, dirottare, ma che va accompagnata e condivisa, per innescare processi di dialogo, di pace, di incontro.
Scarica il file con il racconto sulle Confessioni Religiose in provincia di Foggia
di Emiliano Moccia