A Palermo la ‘Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia’

Il prossimo 21 marzo, la XXV edizione della ‘Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’, promossa da Libera e Avviso Pubblico, si svolgerà a Palermo. L’appuntamento del 21 marzo sarà preceduto da centinaia di appuntamenti su tutto il territorio regionale con incontri nelle scuole, proiezioni di film, dibattiti, spettacoli teatrali. La Giornata della Memoria e dell’Impegno, organizzata in tutta Italia il 21 marzo, primo giorno di primavera, ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione.

“La prossima ‘Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’ ci richiama ad una sfida importante – è scritto sul sito di Libera – . Saranno infatti 25 anni dalla nascita dell’associazione Libera. Un periodo lungo che ha reso protagoniste una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei nostri territori”. Inoltre, “in questi anni anche le mafie hanno modificato il loro modo di agire, rendendosi più nascoste ma sempre più invasive e pericolose per le nostre comunità e le nostre economie. Dunque l’azione contro le mafie e la corruzione è un’azione che si deve rendere sempre innovativa, capace di leggere il presente, affondando saldamente i piedi nella storia”.

Il 21 marzo 2018 la manifestazione promossa da Libera e Avviso Pubblico si tenne a Foggia, proprio per rilanciare l’attenzione sulla escalation di episodi di mafia e criminalità che hanno portato ad identificare la Capitanata come ‘quarta mafia’ in Italia. Anche in quell’occasione, uno dei momenti di maggiore commozione e coinvolgimento fu la lettura dei nomi di tutte le vittime innocenti di mafia. Elenco che sarà letto e scandito anche a Palermo. “Leggere i nomi e i cognomi delle vittime è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, per non far morire le idee testimoniate e l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile. Nel corso di questi 24 anni le centinaia di migliaia di ragazzi che hanno partecipato hanno sempre più compreso che dietro quel lungo elenco, quello scorrere innumerevole di nomi e cognomi, ci sono esseri umani veri e propri, storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate”.

La scelta di Palermo e della Sicilia, anche in questo caso, non è casuale: “Palermo è ancora città di contrasti e di conflitti, dove la mafia esiste ancora, ma oggi non comanda più, mentre si moltiplicano le esperienze di resistenza ad ogni forma di oppressione e di violenza, a partire dai beni confiscati alle mafie, oggi divenuti beni comuni, restituiti alla collettività. Palermo, la città che nel 2000 ha ospitato l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel corso della quale è stata siglata la Convenzione ONU contro la criminalità organizzata transnazionale, trattato multilaterale che compirà 20 anni nel 2020. Un anniversario per riflettere e fare il punto sull’efficacia degli strumenti internazionali adottati per la lotta al crimine organizzato”.