Donazione di organi, un solo sì può salvare sette vite umane. In Italia oltre 8mila pazienti iscritti nelle liste d’attesa per un trapianto

Sono esattamente 8.291 i pazienti in Italia iscritti nelle liste d’attesa del Sistema informativo trapianti. Il 72,5% (6.132) aspetta un rene, il 12,7% (1.076) un fegato, il 7,9% (670) un nuovo cuore. Inferiori i numeri di chi ha bisogno di un trapianto di polmone (3,8%, 320 pazienti) e pancreas (3%, 252 pazienti), mentre sono in 5 ad aspettare un intestino. 164 pazienti aspettano un trapianto multiorgano e sono contemporaneamente iscritti in più liste. Il 15,5% dei pazienti in attesa (1.287 persone) ha già ricevuto in passato un organo ed è in attesa di un ri-trapianto: nella quasi totalità dei casi (97,5%) si tratta di rene, ma ci sono anche 5 pazienti che hanno bisogno di un secondo trapianto di cuore e 13 di un altro fegato.

Più uomini che donne, mediamente giovani (solo un terzo ha più di 60 anni) e costretti a un’attesa che può superare i due anni. È questa, dunque, la fotografia dei pazienti che aspettano un organo scattata dal Centro nazionale trapianti in occasione della 24ma Giornata nazionale della donazione e del trapianto di organi e tessuti svoltasi ieri. « pazienti in lista d’attesa sono ancora troppi – spiega il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo – e l’unico modo per dare il prima possibile una speranza di guarigione a queste persone è incrementare il numero delle donazioni di organi. Purtroppo la percentuale di chi si oppone al prelievo supera ancora il 30%, e diventa sempre più urgente diffondere una corretta informazione per superare le paure e le false credenze ancora presenti nell’opinione pubblica. È proprio questo l’obiettivo della nuova campagna “Donare è una scelta naturale che Ministero della Salute e Cnt stanno lanciando in questi giorni».

Anche il Policlinico Riuniti di Foggia ha partecipato alla Giornata Nazionale per la Donazione degli Organi. Di qui, l’intervento Maria Nobili, Presidente Provinciale Aido (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) Foggia: «Nonostante la pandemia, l’attività dell’Aido non si è mai fermata. L’Italia è tra i primi paesi in Europa per numero di donazioni e interventi di trapianto eseguiti. E questo dimostra la solidità del sistema e lo straordinario sforzo organizzativo messo in campo a livello nazionale e territoriale, grazie all’incessante impegno dei volontari Aido che collaborano alla promozione della donazione con il Coordinatore dei Trapianti del Policlinico Riuniti, dottor Giuseppe Maestri. Lo strumento più efficace è sempre l’assenso alla donazione in vita: un solo SI’ può essere decisivo per salvare fino a 7 vite».

In termini assoluti, è la Lombardia la regione con più residenti iscritti in lista (1.272), ma in realtà è il Molise la regione con la più alta incidenza di persone in attesa di trapianto in rapporto al numero dei residenti, con un indice di 23,6 pazienti ogni 100mila abitanti, quasi il doppio della media nazionale che vede 13,7 pazienti in lista ogni 100mila abitanti. Seguono la Puglia (17,8/100mila), la Liguria (17,2), il Lazio (15,8) e la Sicilia (15,7). Le regioni con una minore prevalenza di pazienti in lista sono il Trentino Alto Adige (6,8 persone in lista ogni 100mila abitanti), la Sardegna (9,8), Veneto e Friuli Venezia Giulia (11,3).
e.m.