Si è conclusa nella giornata di ieri la raccolta
delle olive bella di Cerignola sul terreno confiscato alla mafia
intitolato a Michele Cianci. In questi giorni, infatti, braccianti
ed operatori della cooperativa sociale Altereco sono stati impegnati a
raccogliere la particolare cultivar di olivo da tavola che sarà conferita alla
cooperativa Bella della Daunia per la lavorazione e l’invasettamento, in modo
da farla poi degustare sulle nostre mense. Olive verdi, grandi, carnose e
saporite, tipiche del territorio cerignolano che sarà possibile acquistare nei
barattoli per sostenere un progetto di agricoltura, antimafia ed inserimento sociale.
Dopo la vendemmia per realizzare il vino di Indicazione Geografica Protetta –
Puglia – che nascerà dai grappoli raccolti e liberati dalla mafia, sul bene
situato in contrada San Giovanni in Zezza – vicino Cerignola – si continua ad
operare per trasformare un luogo simbolo della criminalità in avamposto di
legalità, di lavoro, di sviluppo. Il terreno destinato al riuso sociale è
gestito dall’Associazione Temporanea di Scopo “Le terre di Peppino Di
Vittorio” composta dalle cooperative sociali Altereco (in qualità
di ente capofila), Medtraining ed il CSV Foggia.
«Sul bene “Michele Cianci” sono impegnati tanti lavoratori che provengono da
situazioni di disagio, alcuni dai percorsi di giustizia riparativa, e questo è
importante perché i beni confiscati alla mafia sono luoghi dove si accoglie e
si offrono opportunità concrete di riscatto sociale, sono luoghi che tornano alla
collettività anche attraverso questo tipo di percorsi – spiega Vincenzo
Pugliese, presidente della cooperativa sociale Altereco – . La cura della
terra e delle persone restano il nostro obiettivo principale, ed i progetti
avviati sui beni confiscati devono viaggiare sempre su questi binari». Il bene
intitolato a Michele Cianci, vittime innocente di mafia, è stato
concesso gratuitamente dalla Commissione Straordinaria del Comune di Cerignola
all’ATS nell’ambito del progetto denominato “La strada. C’è solo la strada
su cui puoi contare”, vincitore dell’avviso della Regione Puglia “Cantieri
innovativi di Antimafia Sociale: educazione alla cittadinanza attiva e
miglioramento del tessuto urbano”, al fine di consentirne la valorizzazione
così come previsto dalla legge 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei
beni confiscati alle mafie.