“Libera la Terra”, contro sfruttamento e caporalato una rete promossa dall’Anolf Cisl

«Il progetto “Libera la Terra” intende creare un modello di coinvolgimento partecipativo, ovvero una traccia di governance incentrata sull’analisi e sulla creazione condivisa di risposte al tema dello sfruttamento lavorativo in Puglia, al fine di raggiungere un legame tra lavoratori e aziende per una agricoltura sana. In particolare, sarà necessario partire dall’analisi di alcune buone prassi di contrasto allo sfruttamento del lavoro lungo la filiera agroindustriale, presenti nel nostro territorio, per creare una rete con gli attori che hanno promosso e stanno promuovendo iniziative e pratiche di lavoro anti schiavitù». E’ così che Mohamed Elmajdi, Presidente Anolf Puglia, spiega i contenuti del progetto presentato ieri a Foggia nella sede della Cisl.

L’iniziativa promossa dall’Anolf -Associazione Nazionale Oltre le Frontiere – ha tra i suoi partner anche la Cisl di Foggia e la FAI Cisl Puglia. «Il contrasto al caporalato e la lotta alla illegalità nei campi e alla irregolarità contrattuale deve vedere attive le alleanze tra istituzioni, forze sociali e datoriali – aggiunge Carla Costantino, Segretario Generale della Cisl di Foggia – Il progetto Terra di Libertà si muove proprio in questa direzione, perché si realizza attraverso il coinvolgimento dei singoli attori per fare incontrare braccianti, alcune aziende, le associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali e le stesse istituzioni».