L’associazione Antigone ha visitato il carcere di Foggia. Il breve report della situazione che hanno trovato

l’associazione Antigone ieri ha visitato il carcere di Foggia. Lo ha raccontato la stessa associazione dalla sua pagina facebook, rilevando che «la struttura ospita 527 detenuti, di cui 31 donne (una di esse e il suo bambini appena arrivati). L’Alta sicurezza è stata soppressa a febbraio 2020 e i detenuti tutti trasferiti. Il carcere ha al suo interno 12 sezioni: femminile, infermeria, media sicurezza, sezione pena sotto i 5 anni; sezione sopra i 5 anni; appellanti; protetti (promiscui e sex offenders). Le rivolte del marzo scorso hanno cambiato radicalmente il volto di questo carcere che ad oggi si porta dietro le devastazioni e le conseguenze psicologiche delle rivolte. Hanno preso parte alle rivolte 400 detenuti di cui 72 evasi. Tutti ripresi e tradotti in altri istituti. Solo i permessanti e le donne non hanno partecipato agli scontri. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a procedimento disciplinare: dal richiamo all’isolamento».

Antigone, che ha visitato anche gli altri istituti penitenziari pugliesi, ha inoltre evidenziato che «per quanto riguarda le attività, al momento è ripresa sola la scuola mentre tutte le altre sono sospese. Molti sono i problemi che affliggono l’area sanitaria con personale carente e ambulatori che non coprono molte branche specialistiche».