“Oggi a Foggia è stato fatto un nuovo attentato. Un attentato al male, attraverso tutta la solidarietà che sta esplodendo questa sera con tutti quanti voi. Perché il bene è destinato a fare più rumore del male”. Il messaggio che Leonardo Ricciuto, presidente dell’associazione Fratelli della Stazione, lancia all’inizio di ‘A cena insieme’ è un invito ad organizzare il bene, tenere unite tutte le esperienze positive e solidali che caratterizzano il nostro territorio. ed in particolare la città di Foggia. Perché il bene deve fare più rumore del male. Una frase che Leo ed i Fratelli della stazione ripetono spesso, consapevoli del fatto che Foggia è una città ricca di slanci di solidarietà, di attenzione verso l’altro, di umana vicinanza per chi vive un momento di difficoltà economica e sociale. E l’ennesima dimostrazione si è avuta ieri sera, al Teatro della parrocchia di Sant’Alfonso de Liguori, allestito per l’occasione in una sala
‘A cena insieme’, infatti, è un momento di festa e di condivisione con i poveri ed i senza dimora della città di Foggia. A promuoverla è l’associazione Fratelli della Stazione che ogni inizio anno organizza una serata all’insegna del cibo, della musica, dei regali e la voglia di stare insieme in allegria. Come quella di ieri sera, anche grazie ai tantissimi volontari che a vario titolo si sono uniti cucinando qualche portata del menù, servendo ai tavoli, animando la serata, mangiando insieme ai poveri. Molti volontari sono arrivati dalla provincia per portare il loro aiuto. Gruppi di giovani arrivati da San Giovanni Rotondo, da Lucera, da Troia e poi tantissimi ragazzi e ragazze della città di Foggia che hanno rallegrato la serata. Tra questi, gli scout dell’associazione Guide e Scout Cattolici Italiani del Gruppo Foggia 1 della parrocchia di San Michele. Tanti, ovviamente, anche poveri e senza dimora – italiani e migranti – che hanno partecipato al momento conviviale a loro dedicato. Una serata per condividere meglio con loro le storie, la vicinanza, il servizio. Il menu della serata è rimasto lo stesso di sempre, e tiene conto delle diverse sensibilità religiose e culture: frittate e pizze rustiche, pasta al forno con sugo ‘finto’ (senza carne), cosciotti di pollo al forno con patate, dolci e bevande.