L’acqua è un bene comune. E’ un bene utile non solo a chi vive in strada ma a tutta la cittadinanza. E’ un bene primario, necessario al sostentamento di tutti. Soprattutto, in una città come quella di Foggia che d’estate può raggiungerere anche i 40°. A Foggia però tante fontane sono state rimosse, altre invece non funzionano proprio, non esce l’acqua. Ti presenti davanti alla fontana ma non esce niente, neanche una goccia. Sono fontane fantasma. Le fontane, insieme alla presenza di bagni pubblici, possono caratterizzare il grado di civiltà di una città. E a Foggia mancano sia le fontane sia i bagni pubblici.
Proviamo, un attimo, ad immaginare cosa può significare, per chi vive per strada, questa mancanza di fontane durante i mesi estivi qando la calura secca la gola e ti porta alla disidtratazione, e sei costretto ad acquistare bottigliette di acqua minerale ad un prezzo esorbitante. Proviamo ad immaginare come si ritrova chi non ha la possibilità di acquistarle ed è costretto ad elemosinare un bicchiere di acqua in qualche bar ricevendo il più delle volte un rifiuto. Anche per questi motivi, la problematica relativa alla carenza di fontane pubbliche, crediamo debba essere posta in primo piano nella mappa dei servizi essenziali da fornire a chi vive per strada e non solo per questi. Non sarebbe male se l’Amministrazione Comunale della nostra Città e l’Acquedotto Pugliese prendessero seriamente in esame la riattivazione delle fontane esistenti e il collocamento di altre sul territorio della Città fi Foggia.
Concludiamo augurandoci che il nostro appello possa essere raccolto da chi di competenza e che davanti alla richiesta di un bicchiere di acqua di una persona senza dimora o in difficoltà economica – considerando che i dati sulla povertà registrano la nostra regione tra le più povere d’Italia – i titolari dei pubblici esercizi della nostra Città, non oppongano un rifiuto che mal si concilia con le centinaia di manifestazioni di solidarietà che nonostante tutto quello che succede, hanno caratterizzato la nostra comunità.
Ruggiero Di Conza
Domenico Lunare
