Sergio Mattarella: «Il volontariato è energia irrinunziabile della società». E’ Padova la Capitale europea del volontariato 2020

«Commette un errore chi pensa che l’impegno volontario, e i valori che esso trasmette, appartengano ai tempi residuali della vita e che non incidano sulle strutture portanti del nostro modello sociale. Al contrario, la dimensione della gratuità, unita alla responsabilità civica e a un forte desiderio di condivisione, produce riflessi e crea interrelazioni con ogni altro ambito della vita sociale». Sono le parole con cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto ai tanti volontari riuniti dal 7 al 9 febbraio presso la Fiera di Padova per l’inaugurazione della Capitale europea del volontariato 2020 che vede Padova prima città italiana a fregiarsi di questo titolo. «I volontari sono diventati, in questi decenni, veri e propri corpi intermedi della Repubblica, – ha spiegato Mattarella – pronti all’intervento di urgenza, impegnati nelle ricostruzioni delle lacerazioni patite dalle popolazioni, delle ferite presenti nel nostro tessuto sociale – e alle quali non sempre le istituzioni riescono a porre rimedio – nella gestione e nel perseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale».

Un anno pieno di iniziative per tutto il volontariato italiano, quello di Padova 2020. Volontariato che per Mattarella rappresenta oggi una «energia irrinunziabile della società – ha aggiunto -. Un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno, o faticano a superare ostacoli che si frappongono all’esercizio dei loro diritti. La generosità espressa dai volontari è frutto di una scelta della persona, messa di fronte a sfide e, talvolta, emergenze che la vita delle famiglie e delle comunità ci presenta». La sfida, dunque, è trasformare Padova in città-laboratorio di respiro nazionale, capace di attrarre idee, attivare progetti, avviare processi ed esperienze. Per stimolare un’azione collaborativa tra tutte le componenti sociali, favorendo così ricadute positive su Padova, l’Italia e l’Europa.

Inoltre, di fronte al Capo dello Stato, in occasione della cerimonia inaugurale di Padova capitale europea, CSVnet ha lanciato la proposta di istituire un riconoscimento annuale per la Capitale italiana del volontariato. L’idea è stata resa pubblica dal presidente dell’associazione dei centri di servizio per il volontariato, Stefano Tabò, durante il suo intervento: «Sarà un modo per intercettare la collaborazione virtuosa fra Comuni e mondo del volontariato, capace di generare e consolidare pratiche, efficaci, innovative, coraggiose» ha spiegato Tabò, sottolineando che nei prossimi giorni CSVnet «formalizzerà la proposta, dopo averne approfondito gli aspetti essenziali insieme alle irrinunciabili partnership istituzionali».