Contrasto alla povertà, dalla Regione Puglia altri 10 milioni di euro per la misura Reddito di Dignità 3.0

La giunta regionale pugliese, nella seduta dell’altro ieri, ha deciso di assegnare ulteriori 10 milioni di euro per la misura Reddito di Dignità 3.0. «Il monitoraggio della competente struttura tecnica regionale, infatti, ha evidenziato un numero di cittadini ammessi al programma RED 3.0 superiore alla platea di destinatari» fa sapere la Regione Puglia. Di conseguenza, «le istanze già ammesse erano pari a 2.320, mentre le istanze per le quali l’iter istruttorio deve ancora concludersi è pari a 643, generando una platea di potenziali destinatari pari a 2.963». Numeri alla mano, dunque, «questa platea di destinatari necessita di una dotazione finanziaria complessiva di 17.778.000 euro. A fronte quindi di una dotazione iniziale pari a 7.000.000 di euro, la nuova platea genera un fabbisogno di ulteriori risorse pari a 10.778.000 euro».

ReD 3.0 è la nuova versione della misura regionale di sostegno al reddito, direttamente rivolta a coloro che non hanno i requisiti per presentare domanda per il Reddito di Cittadinanza. In continuità con il Reddito di Dignità pugliese, attraverso ReD 3.0, la Regione Puglia stringe un patto di inclusione tra le persone e i nuclei familiari beneficiari, i Servizi Sociali e la comunità. Il Reddito di Dignità pugliese 2019 permette a persone in difficoltà economica, anche temporanea, di accedere a una integrazione del reddito e a opportunità di formazione. ReD, infatti, non si limita a contrastare la povertà attraverso il sostegno al reddito, ma anche promuovendo l’inserimento sociale e lavorativo, offrendo indennità per la partecipazione a tirocini o ad altri progetti di sussidiarietà. 

I BENEFICIARI
Categoria A – Istanze presentate dai cittadini  1. Famiglie numerose con 5 o più componenti in condizioni di fragilità economica; 2. Famiglie con almeno 3 minori in condizioni di fragilità economica; 3. Famiglie con almeno un componente non autosufficiente (domande ammissibili ma non finanziate per Assegno di Cura) 4. Famiglie di emigrati italiani che rientrano in Italia in condizioni di fragilità economica; 5. Famiglie di cittadini stranieri in condizioni di fragilità economica;

Categoria B – Istanze presentate d’ufficio dagli Ambiti territoriali 1. Donne vittima di violenza 2. Persone separate senza stabile dimora 3. Persone senza dimora 4. Nuclei familiari con almeno un componente con disabilità ammissibili a progetto “Dopo di Noi”