Se al tempo del Covid-19 Milano batte Foggia nelle multe ai volontari. Multati tre giovani dopo aver svolto servizio con i senza dimora

Forse qualcuno ricorderà lo scorso mese di settembre, quando alcuni volontari dell’associazione Fratelli della Stazione vennero multati da due agenti della Polfer – Polizia Ferroviaria – mentre svolgevano servizio di volontariato in stazione in favore dei senza dimora. In quei giorni la notizia fece davvero il giro d’Italia, fino alla decisione finale del dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Puglia, Basilicata e Molise, competente per la Sezione di Foggia di annullare la sanzione e di “ricucire” i rapporti permettendo ai volontari di poter svolgere in sicurezza e legalità, ma anche in tranquillità il servizio di assistenza ai clochard che dormono in stazione, in particolare sul primo binario. Ebbene, a Milano sono riusciti a fare di peggio.
Che cosa è successo?

Tre volontari della onlus Spazio Aperto Servizi sono stati multati dai carabinieri per assembramento e violazione delle norme anti-contagio mentre tornavano a casa dover aver servito pasti alla mensa per i senzatetto allestita dal Comune di Milano all’interno del centro sportivo Saini. 280 euro di multa a ciascun volontario. «Ci rammarichiamo per quanto avvenuto ai nostri giovani volontari che si sono visti consegnare una multa per assembramento al termine del servizio di volontariato – ha detto Maria Grazia Campese, presidente della onlus – .Siamo certi che questa situazione si ricomporrà il prima possibile». «Già altre volte la polizia locale e i carabinieri ci hanno fermato ma è sempre bastato spiegare che diamo una mano come volontari. Non ci hanno mai chiesto neanche l’autocertificazione – ha aggiunto uno dei ragazzi – inoltre, indossavamo le mascherine e rispettavamo la distanza di sicurezza».

Il poter svolgere con tranquillità – seppur rispettando tutti i parametri di sicurezza ed i dispositivi previsti – è sicuramente una delle mancanze a cui il Governo non ha prestato la giusta attenzione in questa fase di emergenza sanitaria. A Foggia, per esempio, oltre all’autocertifcazione in cui – per gli spostamenti dettati dalla necessità di aiutare i senza dimora – indichiamo di svolgere servizio di volontariato in favore dei senza dimora d’intesa con la Protezione Civile della CISA di Foggia e la Centrale Operativa Comunale, i nostri volontari sono dotati anche di una certificazione firmata dal presidente dei Fratelli della Stazione in ottemperanza all’ordinanza emessa dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha “aperto” la possibilità di movimento anche al mondo del volontariato per la fasce più deboli previo possesso di questa seconda autocertificazione. Ed è giusto rispettare tutti i vari passaggi. A Milano, però, la beffa è doppia perché «i servizi da noi condotti in questo particolare periodo sono da considerarsi indifferibili quanto un’attività lavorativa e professionale. Sono svolti in accordo e su diretto indirizzo dell’Amministrazione Comunale. E i nostri volontari, come di qualsiasi altra realtà impegnata sul campo, – ha aggiunto Maria Grazia Campese – svolgono un servizio prezioso a favore degli ultimi e della collettività. Siamo certi che le Autorità di Pubblica Sicurezza e il Prefetto sapranno trovare la migliore modalità per la risoluzione di questo incidente che può sicuramente capitare a tutti nell’esercizio del proprio lavoro”. Infatti, speriamo che si conclusa come si è conclusa la nostra disavventura a settembre» . A lieto fine.